Jacob Blake e Black Lives Matter

Non abbiamo ancora smesso di discutere di #BlackLivesMatter per la morte di George Floyd che ecco un altro avvenimento raccapricciante.

Dunque, prima di parlare del nuovo caso, vorrei soffermarmi un minuto sul movimento #BlackLivesMatter perchè non è nato a Maggio del 2020, ma esisteva già dal 2013, anno della nascita, come protesta per l’assoluzione di George Zimmerman che aveva sparato a Trayvon Martin, diciassette anni. Ora, non voglio dilungarmi su quel caso, non lo conosco e dalla pagina di Wikipedia la faccenda è complicata. Però tenete presente che proprio il fatto che questi casi non si conoscano, è sintomo di quanti ne capitano. Se in Italia un diciassettenne viene crivellato quando è disarmato, in genere ce ne ricordiamo per un bel po’.

Ci sono troppi casi in America di persone di colore crivellate, così tanti che ormai si fa presto anche a trovarle su youtube (e scusate per le immagini un pò crude). E se cercate le notizie sui giornali, ce ne son così tante che alcune passano anche in secondo piano.

Diamo due numeri (presi da qui): nel 2019 sono state uccise dalla polizia 370 persone bianche e 235 nere e 158 ispaniche. Ora, incrociamo questi dati con la popolazione degli Stati Uniti (ad esempio, i dati attualmente qui che per il momento si riferiscono al 2019): I bianchi sono il 76.3% della popolazione, i neri sono il 13.4% e gli ispanici sono il 18.5%. Stando alle proporzioni sulla popolazione, se il 76.3% della popolazione genera 370 casi il 13.4% ne dovrebbe avere circa 65, non 235 (che in proporzione sono 3.6 volte di più del normale). In pratica, per ogni bianco che viene ucciso dalla polizia, ne vengono uccisi quasi 4 neri e quasi 2 (1.76) ispanici.

Dopo aver dato alcuni numeri, possiamo infine parlare del tema del nuovo scandalo. Veramente, mi sento abbastanza inadatto a trattare il tema, ma lascerò il più alle immagini. La storia, per come l’ho capita io, è che Jacob Blake, 29 anni, si era fermato a sedare una lite tra donne. Interviene la polizia, non si sa bene cosa succede, probabilmente i poliziotti vogliono arrestare anche Jacob, lui fa per tornare in macchina (dove c’erano i figli) e il poliziotto lo ferma e gli spara sette volte.

E niente, credo che non ci sia nulla da aggiungere.
Stay tuned!

Su J. K. Rowling la transfobica

J. K. Rowling, la creatrice della serie di romanzi su Harry Potter, scrittrice, sceneggiatrice e produttrice cinematografica, è con molta probabilità uno di quei geni idioti di cui Barbascura potrebbe parlare. Ottima scrittrice, sicuramente la sua saga più famosa (Harry Potter, appunto) è stata un’opera che aveva un suo perchè, e quindi ha appassionato un numero esagerato di fan in tutto il mondo. Poi però sarebbe dovuta finire nell’oblio (a parte, le va concesso, per le opere di filantropia come la lotta alla povertà, alla difesa delle fasce più deboli come donne e bambini, aiuto alla ricerca scientifica… e anche per il sostegno contro la Brexit, magari – insomma, alcune cose buone le fa anche).

Purtroppo ha un concetto di femminismo bizzarro, ed è un pelo transfobico. Tutto questo venne a galla a dicembre del 2019, quando sostenne la ricercatrice britannica Maya Forstater, licenziata dopo aver detto “il sesso biologico è un dato oggettivo e che le donne transessuali non sono vere donne” (in UK possono licenziarti per molto meno – potete trovare un articolo qui). Da lì la scrittrice ha iniziato a scrivere sempre più spesso su questo tema, prima discutendo in un tweet un articolo che parla di “persone che hanno il mestruo” (e scherzando, dicendo qualcosa tipo “come si chiamano più le persone che hanno il mestruo? Danne, Fonne…“), in questo modo sottolineando che le donne sono tutte e solamente quelle che hanno il mestruo. Questa frase la avvicina alla visione del mondo denominata TERF (Femminismo Radicale che Esclude i Trans), a cui si avvicinò ancora di più col seguente post

Per dirla chiaramente, la posizione della Rowling è semplicistica rispetto ad una tematica complessa. Per la Rowling sei donna se hai vagina, tette e mestruo. Altrimenti sei uomo. Almeno dal punto di vista biologico, da cui però derivano i diritti: per lei condividere i diritti delle donne coi diritti dei trans genera un problema di “invasione” di uomini nel mondo delle donne che è inaccettabile. L’esempio più ovvio? Se il tuo sesso non si basa sull’avere il pene, puoi fingerti trans e infilarti nel bagno delle donne e molestarle, perchè l’identità di genere è di difficile dimostrazione.

Per cercare di facilitare la comprensione della problematica, cercherò di dire qualcosa che attualmente viene considerato lo standard per psicologi, sociologi e antropologi: ogni persona si identifica sessualmente in base a tre parametri: il suo sesso biologico, quello di cui parla la Rowling cioè banalmente se hai gli organi genitali maschili o femminili (teniamo presente che anche sul sesso ci sono casi limite, sia dal punto di vista cromosomico che ormonale che di caratteristiche, che ci portano a dire che un sistema binario uomo-donna è sbagliato anche sul sesso), il suo genere (gender in inglese), che riguarda il modo in cui la persona si definisce basandosi su come la società identifica gli uomini con le donne (e qui si hanno i maggiori contrasti, nei casi di sessi maschili che si ritengono donne o vice versa, ma si possono anche avere interpretazioni di se stessi temporanee, o alternative, per esempio quando si ritiene di non far parte di un sistema binario uomo-donna), e infine l’orientamento sessuale, che altro non è che il tipo di persona da cui la persona che si sta cercando di definire è attratta (anche qui è difficile pensare a un sistema binario, perchè una persona potrebbe essere attratta da un’altra che non fa parte del sistema binario). Come ribadito precedentemente, è una problematica complicata e se volete leggervi qualcosa di più vi suggerisco questo articolo, che ha anche un ottimo glossario su alcuni termini moderni.

Essendo un tema delicato, vorrei solo osservare alcuni dettagli: per una persona che nasce in un corpo di un sesso a cui però non si sente di appartenere, non poter avere gli stessi diritti di una persona che si sente come lui/lei ma ha avuto (di già) la fortuna di nascere col corpo giusto può essere deprimente. Inoltre, se nasci in un corpo che è del sesso sbagliato stai pur sicuro che già dovrai passare un mucchio di umiliazioni e bullismi. Discriminare tali persone perchè se si estendono i diritti anche a loro, magari qualcuno che a tale diritti non dovrebbe avere accesso se ne approfitta lo reputo un pò eccessivo: primo, non ce li vedo tutti sti uomini a spacciarsi per trans per finire nel bagno delle donne (si ok, era un esempio, ma anche l’esempio vale il controesempio), secondo, quanto tali diritti diventerebbero un danno e quanto una soluzione? Il modo di dire “fatta la legge, trovato l’inganno” vale per tutte le leggi e tutti i diritti, allora non si dovrebbero più fare leggi.

Tre attori principali della serie di Harry Potter si sono discostati dalla posizione dell’autrice dei romanzi. Il messaggio univoco è “le donne transgender sono donne, gli uomini transgender sono uomini” ma, sebbene di solito sia colpito dalla genialità di Emma Watson, mentre questa volta non si sia sprecata più del solito, e lo stesso Eddie Redmayne, il migliore questa volta è stato Daniel “Harry Potter” Radcliffe nella sua lettera, che vi consiglio di leggere.
E fanculo a chi si fa sempre i cazzi sulla vita degli altri!!!
Stay tuned!

PS: ho parlato di questo tema perchè oggi è tra i trending topics su Twitter #IStayWithJKRowling. Non so come mai, forse lo scoprirò, ma avere un minimo di background non faceva male

… e poi Salvini venne a Sarzana

C’è stata un pò di bufera su Salvini a Sarzana. Il capo indiscusso della Lega, quello che cantava “Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani” e che ora, resosi conto che i napoletani votano, ha spostato il suo bersaglio sugli immigrati (così da aggiungere alla sua schiera non solo tutti quelli che ne facevano parte prima, ma anche quei napoletani o “terroni” che sono razzisti), è arrivato nella città che ha nelle sue radici nella battaglia partigiana.

Però i Napoletani la presero bene

Ora, io vorrei dire un paio di cose. La polemica su internet (o meglio, sui social) è nata per due motivi: il primo è che la nota libreria del fumetto Comic House ha messo un post sulla sua pagina facebook un tantinello aggressivo.

Questa è la nostra vetrina per domani. Dedicata a una fogna, e a chi la ospiterà in una città che si è distinta per la…

Pubblicato da Libreria del Fumetto "Comic House" su Mercoledì 19 agosto 2020

Ora, mi trovo ovviamente in disaccordo con il tono di tale post: se assumi lo stesso comportamento di coloro a cui ti ribelli, rischi di non essere diverso da loro, anche se lo fai per gli ideali opposti. Ma c’è un “però“. Per quanto i toni fossero sfrontati, per quanto il riferimento al #ciaoMatteo capovolto fosse un riferimento ovvio a Piazzale Loreto, per quanto si desse a Salvini del Maiale (che comunque è una bestia nobile, non capisco perchè lo si usi per insultare), non c’era nessuna minaccia. Il riferimento a Piazzale Loreto in una frase che rimanda alle origini partigiane, ha un ovvio significato, capisco che può essere interpretata come un “ti ammazzo“, ma è ovvio, siccome il post non lo minaccia, che in realtà si stia parlando di associare Salvini al fascismo. E questo è solo una critica al suo operato.

D’altra parte Salvini, che ha molta più visibilità di Comic House, nell’account SalviniOfficial (che risulta in questo momento sospeso), ha messo un post contro la libreria, e questo ha scatenato migliaia di commenti sul post della libreria, alcuni, a quanto pare (non ne ho letti, devo essere sincero) con insulti e minacce di morte.

Per lasciare due riferimenti, ha parlato della cosa Il Secolo XIX e La Gazzetta della Spezia e Città della Spezia (contiene anche l’immagine del post su twitter). Interessante anche il sostegno di Silvia Gobbetti in questo articolo.

Il secondo motivo che ha scatenato la buffera è Gemmi: come potete leggere nel post di riferimento de Il Secolo XIX, alcuni oppositori di Salvini se la sarebbero presa con la pasticceria Gemmi per avere ospitato il leader della Lega. La proprietaria ha subito risposto dicendo che lei si fa i cazzi suoi, ospita gente di tutti i partiti perchè, giustamente, è una pasticceria, non una tribuna politica.

Io son totalmente contrario ai valori della Lega, e penso che dovrei soffermarmi di più su quello che penso a riguardo, ma quello che vorrei che passasse da questo post sono due concetti: dissentire è un diritto, ma va fatto civilmente (a meno che non siamo in guerra, ovviamente), e per un esercizio commerciale è ingiusto pensare che o si prende posizione o si sta favorendo gli ideali della persona che servi. Gemmi ha fatto bene a servire Salvini, come Comic House ha fatto bene a dissentire. Anche se ammetto, non sono d’accordo sui toni di Comic House… anche se ovviamente non sono d’accordo nemmeno sulla reazione dei simpatizzanti di Salvini (e no, mi spiace, non vale il fatto che ha iniziato lui per primo, non siamo bambini).

Stay tuned!

Comprare titoli nobiliari

!!!RIPORTO QUESTO ARTICOLO CHE SCRISSI IN UN ALTRO BLOG!!!

Probabilmente coloro che leggono il mio blog da tempo conosceranno giá Sealand perché ne parlai tempo fa. E’ un “principato”, nel senso che é una piattaforma bellica in acque internazionali poco distante dalle coste della Gran Bretagna. Abbandonata dopo la guerra, é stata occupata da una famiglia che l’ha autoproclamata stato indipendente. Nessuno stato al mondo ha accettato questa cosa, ma si limitano a fottersene.
Ha una storia travagliata: anni fa fu invasa, e la famiglia regnante pagó dei mercenari per riprendersela. Poi ci fu un incendio. In realtá fu famosa per essere anche la base di Napster, quando il mondo voleva bandire il peer to peer musicale. Ma perché ne parlo?
Perche’ ho scoperto il grande mondo dei titoli nobiliari in vendita (a BASSISSIMO prezzo, perche’ poi uno puo’ comprarsi un titolo prestigioso pagandolo caro). Sono ragazzate, ma magari per chi é appassionato possono essere interessanti. Infatti vi sono diversi modi a questo mondo di ottenere titoli nobiliari del tutto validi, cosí l’altro giorno ho fatto una piccola ricerca e volevo condividerla.

Parlo di titoli del tutto ufficiali, acquistabili e che non comportano effetti collaterali tipo pagare tasse o venire arrestati, e vorrei ancora sottolinearlo, a bassissimo prezzo. Si’ perche’ in genere un titolo nobiliare é associato a un terreno di cui si é padroni. Solo che poi ogni stato applica le sue leggi, quindi per esempio in Inghilterra é del tutto legale comprare un pezzo di terreno “a scopo di dono” e diventare a tutti gli effetti un proprietario di terre, da cui scaturisce il titolo di Lord o Lady. Attenzione, é Lord/Lady nel vero significato del titolo, cioé possessore di terra, non potete andare alla Camera dei Lord, peró é un titolo ufficiale.
Ovviamente il primo posto che vi vende titoli nobiliari é proprio Sealand (ha il solo difetto che, non essendo esattamente uno stato riconosciuto, il suo titolo ha ben poco valore): sul sito Governativo del Principato di Sealand potete acquistare il titolo di Lord, Barone, Conte o Cavaliere di Sealand, e potete farvi anche la carta di identitá se la volete.
Ma esistono diversi altri siti per acquistare titoli nobiliari: uno che ne racchiude alcuni é questo, da cui potete acquistare titoli nobiliari tedeschi, irlandesi, scozzesi e altri tipo quello di Lord di Sherwood (Robin Hood lo conoscete?).

Esiste un altro sito ben fatto (questo) che vende titoli, ma ve lo sconsiglio perche’ costano troppo, anche piu’ di 1000 euro. Invece per 29.99 sterline potete diventare Signore di Blackwood su questo sito. Altri titoli analoghi e meno folkloristici sono Lairds di GlencoeLaird di Lochaber e per finire potete comprare, a prezzi molto alti (si parla anche di 500.000 euro per il titolo di duca), alcuni titoli nobiliari francesi da La fondazione Svizzera dell’Ordine dei Cavalieri di Rondmons.
Stay tuned!

UN UTENTE, tale Massimo, CI TENNE A FARMI SAPERE che siste anche un altro sito che vende titoli nobiliari, http://www.northpearl.org

Piccioni spia, scimmie killer…

Beh, le due recenti storie che ho letto nell’Internet hanno dell’incredibile, e riguardano due animali e l’India.

La prima è la famosissima storia del piccione spia: un piccione è stato arrestato per spionaggio nella zona di confine tra India e Pakistan. Sembra incredibile, ma la ragione è la seguente: il piccione aveva attirato l’attenzione perchè era stato colorato di rosa. Una donna ha chiamato la polizia, che è venuta è lo ha catturato. Siccome la zona del Kashmir (dove è accaduto il fatto) è reclamata dalle due nazioni, vi sono a volte casi di spionaggio, e un arresto simile era già accaduto nel 2015 e prima ancora nel 2010. L’animale è stato considerato sospetto perchè aveva legato un anellino con dei numeri. Storia analoga (forse la stessa, ma con dettagli diversi) quella del piccione anche esso arrestato, nel 2016, perchè aveva dei numeri sulle zampe, ma si trattava del numero di telefono del proprietario, che ci teneva davvero molto a riaverlo indietro, tanto che si è poi presentato per reclamare l’animale. L’animale è stato quindi scarcerato dopo 3 anni, non prima di aver dato via a una serie di trend su twitter come #jesuispigeon.

Fonti: il Messaggero, Rainews

La seconda è la storia di una scimmia che apparteneva a un occultista, che le faceva bere solo liquore e le faceva mangiare, probabilmente, solo carne di scimmia. Alla morte dell’occultista, la scimmia era andata in crisi di astinenza, diventando violenta anche con le altre scimmie, ma soprattutto aveva attaccato e ferito a morte una donna e aveva ferito altre 250 persone. Una furia cieca. La scimmia, il suo nome e Kalua per via del liquore Kalhua, è stata catturata e dovrà vivere il resto della sua vita in isolamento, perchè è aggressiva con gli altri animali. Dove è successo tutto questo? In India ovviamente, a Mirzapur, nella contea di Uttar Pradesh.

Fonti: Leggo, Greenme

La terza storia invece, la voglio dare più come una precisazione. In Italia è girata molto la notizia dell’elefantessa incinta che, sempre in India, avrebbe mangiato l’ananas coi petardi e sarebbe morta. La notizia ha generato molta indignazione, ma la storia ha una responsabilità umana un pò diversa. Infatti in India la gente vive più a contatto con gli animali, di tutti i tipi. Tra questi ci sono i cinghiali, che scorazzano e a volte entrano nei campi e li distruggono. L’India è tutto sommato uno stato povero e molto popolato, e l’agricoltura è importante, così non è insolito creare trappole per gli animali selvaggi e nocivi. Quello che ha mangiato questa elefantessa è stata una di queste trappole, quindi non è stata uccisa apposta o, pure peggio, per gioco. Rimane comunque un atto punibile, per la legislazione indiana.

Fonti: Fanpage, Guido Minciotti

Stay tuned!