C’è stata un pò di bufera su Salvini a Sarzana. Il capo indiscusso della Lega, quello che cantava “Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani” e che ora, resosi conto che i napoletani votano, ha spostato il suo bersaglio sugli immigrati (così da aggiungere alla sua schiera non solo tutti quelli che ne facevano parte prima, ma anche quei napoletani o “terroni” che sono razzisti), è arrivato nella città che ha nelle sue radici nella battaglia partigiana.
Ora, io vorrei dire un paio di cose. La polemica su internet (o meglio, sui social) è nata per due motivi: il primo è che la nota libreria del fumetto Comic House ha messo un post sulla sua pagina facebook un tantinello aggressivo.
Questa è la nostra vetrina per domani. Dedicata a una fogna, e a chi la ospiterà in una città che si è distinta per la…
Pubblicato da Libreria del Fumetto "Comic House" su Mercoledì 19 agosto 2020
Ora, mi trovo ovviamente in disaccordo con il tono di tale post: se assumi lo stesso comportamento di coloro a cui ti ribelli, rischi di non essere diverso da loro, anche se lo fai per gli ideali opposti. Ma c’è un “però“. Per quanto i toni fossero sfrontati, per quanto il riferimento al #ciaoMatteo capovolto fosse un riferimento ovvio a Piazzale Loreto, per quanto si desse a Salvini del Maiale (che comunque è una bestia nobile, non capisco perchè lo si usi per insultare), non c’era nessuna minaccia. Il riferimento a Piazzale Loreto in una frase che rimanda alle origini partigiane, ha un ovvio significato, capisco che può essere interpretata come un “ti ammazzo“, ma è ovvio, siccome il post non lo minaccia, che in realtà si stia parlando di associare Salvini al fascismo. E questo è solo una critica al suo operato.
D’altra parte Salvini, che ha molta più visibilità di Comic House, nell’account SalviniOfficial (che risulta in questo momento sospeso), ha messo un post contro la libreria, e questo ha scatenato migliaia di commenti sul post della libreria, alcuni, a quanto pare (non ne ho letti, devo essere sincero) con insulti e minacce di morte.
Per lasciare due riferimenti, ha parlato della cosa Il Secolo XIX e La Gazzetta della Spezia e Città della Spezia (contiene anche l’immagine del post su twitter). Interessante anche il sostegno di Silvia Gobbetti in questo articolo.
Il secondo motivo che ha scatenato la buffera è Gemmi: come potete leggere nel post di riferimento de Il Secolo XIX, alcuni oppositori di Salvini se la sarebbero presa con la pasticceria Gemmi per avere ospitato il leader della Lega. La proprietaria ha subito risposto dicendo che lei si fa i cazzi suoi, ospita gente di tutti i partiti perchè, giustamente, è una pasticceria, non una tribuna politica.
Io son totalmente contrario ai valori della Lega, e penso che dovrei soffermarmi di più su quello che penso a riguardo, ma quello che vorrei che passasse da questo post sono due concetti: dissentire è un diritto, ma va fatto civilmente (a meno che non siamo in guerra, ovviamente), e per un esercizio commerciale è ingiusto pensare che o si prende posizione o si sta favorendo gli ideali della persona che servi. Gemmi ha fatto bene a servire Salvini, come Comic House ha fatto bene a dissentire. Anche se ammetto, non sono d’accordo sui toni di Comic House… anche se ovviamente non sono d’accordo nemmeno sulla reazione dei simpatizzanti di Salvini (e no, mi spiace, non vale il fatto che ha iniziato lui per primo, non siamo bambini).
Stay tuned!