Demi Lovato e il “loro”

Il significato di una parola non è quello che sta scritto su un vecchio libro ingiallito, ma è quello che chi la pronuncia e chi la ascoltà le conferisce

— Pellio Eburno

Demi Lovato, tempo fa, si era autodefinita pansessuale. Siccome temo che questo post alla fine sarà una sorta di lamentela verso l’incapacità, da parte di una parte della società, di capire concetti semplici, voglio subito spiegare che pansessuale vuol dire che può provare attrazione sentimentale e fisica per qualsiasi genere e sesso. La differenza con bisessuale è sottile, e si basa sull’avere compreso la differenza tra sesso e genere, inoltre è materia complicata per un altro post, quindi non ne discuto ma leggetevi l’ABC in questo mio articolo, se volete.
Oggi Lo Zoo di 105, programma radiofonico che ti può strappare una risata, ma che spesso è ricco di cazzate oltre il limite e di certo non è candidato ai Nobel per la sua intelligenza, ha pubblicato il seguente post

Dichiarazione shock di Demi Lovato: sono non binaria, quindi datemi del loro… ??

Pubblicato da Lo Zoo di 105 su Sabato 22 maggio 2021

Ovvio che è stato tempestato da una fitta lista di commenti di candidati al Nobel che argomentano con cose che vanno dal “hai problemi mentali, fatti curare” (riferito a Demi Lovato) al “loro è un plurale” al “allora me chiamatemi Sua Maestà” e così via. Tutti grammar nazi quando si tratta di sputare un pò di odio.
La società si inghiottirà questa mentalità bigotta e tutti coloro che ne fan parte… purtroppo genererà anche nuove credenze bigotte, forse anche peggiori. Ma è davvero difficile capire???
La settimana scorsa Linkedin mi ha chiesto di aggiungere il pronome con cui voglio che gli altri si riferiscano a me. LinkedIN, un social di stampo professionale. Meglio dei vari Facebook, Twitter e compagnia intrattenitiva mirata a idioti andante. Bella storia.

Cerchiamo di chiudere subito la parentesi della forma plurale. E’ un pronome che vuole definire il neutro. Per quanto non capisca perchè in inglese non si usi il “it” ma il “they” (e mi aspetto che la risposta sia più legata al fatto che “it” suona più per cose e animali), in Italiano me lo dite voi un pronome neutro? In Inglese ne hanno pure coniati di nuovi (Ze/hir, Xe/xem, Hy/hym, Co/cos) ma ancora, in Italiano non esistono altri pronomi specifici per i non binari. Ah, inoltre, giusto per fare impazzire la gente, il pronome per i transgender è they, ma la coniugazione dovrebbe rimanere singolare, anche in italiano (tipo “loro ha studiato” invece che “loro hanno studiato“). Ma figurarsi. Ah, ultimo ma non meno importante, in Italiano ci son diversi modi di coniugare gli aggettivi in modo che siano neutri, tipo mettere l’asterisco (“sei bellissim*“), ma vengono male nel parlato.

Quindi tutta questa discussione è l’ennesima polemica ignorante. E’ di nuovo un modo, da parte dei soliti cattobigotti, di andare a cercare le cazzate per attaccare quello che non capiscono, o quello che loro non ritengono normale… più semplicemente, quello che non piace a loro. Bisognerebbe invece iniziare a specificare i propri pronomi sui social, anche se si è cisgender (ommioddio, è fatta, figurati se il volgo sa che cosa è un cisgender), non per evitare errori, ma per aprire la società a questo modo di pensare, all’idea che ci sono persone che non si sentono ciò che sembrano, per sdoganare il fatto che se nasciamo di un sesso, possiamo non sentirci tali.

Con me potete usare il “he/him“.
Stay tuned!

Elon Musk e i Dogecoin

Il fatto che tu non conosca il valore di una cosa, non significa che questa non ne abbia

— Pellio Eburno

Tra gli informatici o coloro che lavorano nell’IT o che hanno a che fare con la tecnologia, le cryptomonete (cryptocurrency) sono famose. Spiegarle a tutti non è per nulla facile. Tutto gira intorno ad un paradigma informatico chiamato Blockchain. Se dovessi dare una definizione che spazza via ogni dettaglio e chiarisce il funzionamento, ma ovviamente è ad altissimo livello e quindi impreciso, la Blockchain è un modello distribuito di verifica di una transazione per mezzo di entità di fiducia (centralizzate o distribuite). Difficile essere più compatto nel definire la Blockchain, facile essere più preciso, ma ad ogni passo si complica di molto la spiegazione.

Per capire bene cosa è (e lungi da me cercare di spiegarlo nei dettagli, anche perchè non sono sicuro che sarei capace) bisogna avere conoscenze di criptografia, di funzioni informatiche quale l’hash, e di trasmissione di dati, e quali sono le sfide più toste e le caratteristiche che deve avere una comunicazione sicura.
Meglio fare un esempio: la persona A vuole mandare a B un messaggio. Con la crittografia riusciamo a garantire che il messaggio da A a B non sia modificato (ed eventualmente, se la chiave di crittografia non è pubblica, che il messaggio non possa essere decifrato da altri oltre a B). Ora però vogliamo anche che una o più entità confermino la validità del mio messaggio e lo rendano unico e immutabile. Qui entra in gioco la Blockchain: la transazione entra in un gruppo di transazioni, chiamate blocco, questa viene mandata a tutte le autorità considerate di fiducia, che convalidano tutto il blocco e lo salvano, quindi questa è ritenuta valida e arriva a B. Il fatto che si usi la crittografia garantisce che sia solo A ad avere mandato il messaggio, il fatto che venga salvato da tutte le entità fa sì che la transazione sia accessibile da tutti, e dunque sia disponibile e verificata da tutti. Mi spiace, non so rendere l’argomento più fruibile a tutti.

Ora, se avete capito almeno un pochino le basi, viene da sè che ogni blockchain può generare una sua monetizzazione, nel senso che nei dati distribuiti si può avere una sorta di conto corrente che, essendo distribuito e verificato, ha una tracciabilità pazzesca e una sicurezza impareggiabile. In pratica, ogni volta che viene creata una blockchain si può creare una criptomoneta associata. O più di una, infatti, visto che alla fine si tratta pur sempre di verifica e salvataggio dati. Infatti ci sono semplici tutorial (anche basati su Litecoin o su TRON) per crearsi la propria criptomoneta. Detto questo, passiamo ai dati monetari.

Bitcoin è stata la prima criptomoneta, era una ricompensa per i miner (no dai, non vi sto a spiegare il ruolo dei miner, ma sono fondamentali per permettere a blockchain di funzionare) che tendevano a essere ricompensati sempre meno man mano che il tempo passava. Satoshi Nakamoto è stato il primo “inventore” dei bitcoin, ma questo è un nome di fantasia dietro il quale si è nascosto il vero inventore della criptovaluta. Quindi, per farla breve, un tempo i bitcoin non avevano valore reale e venivano regalati. Inoltre, essendo una tecnologia nuova, non era regolamentata, quindi gli account delle criptovalute, che di fatto sono le chiavi di criptazione dei messaggi (da qui il problema che se perdete la chiave del vostro portafoglio virtuale, avete perso il portafoglio per sempre), sono del tutto anonimi. Questo ha creato un certo interesse, soprattutto perchè quando si è iniziato ad associare un valore alle criptomonete, si è subito capito che aveva la massima tracciabilità delle transazione ma senza avere la vera identità del proprietario, apriva una serie infinita di utilizzi, anche malavitosi.
Infatti quale metodo migliore per ripulire il denaro se non metterlo in un conto corrente anonimo? E supersicuro, tra l’altro. E’ stata l’esplosione di Bitcoin: una moneta che è passata da venire regalata a costare, al prezzo attuale, 34.706£ il pezzo. Per capirci, se quando ho scoperto dell’esistenza dei bitcoin avessi investito 100 euro per comprarli, ora avrei sui 60 milioni di euro.

I bitcoin sono praticamente in costante aumento: nell’ultimo anno il loro valore è cresciuto del 334,22%. Ma ora non sono le uniche criptovalute, visto che è così facile crearne (come detto, basta mettere in piedi una blockchain per averne infinite nuove). E dallo scorso novembre ad oggi i valori di quasi tutte le criptovalute è aumentato schifosamente.

Come potete vedere dall’immagine sopra, l’ultima criptovaluta però è stata quella con la crescita più verticale. Questo perchè il Dogecoin ha avuto una fortissima spinta data dalle dichiarazioni di Elon Musk che ha supportato la criptomoneta in diverse occasioni, soprattutto su Twitter. Elon ha detto che vuole investire su quella moneta, che ne ha già comprate e non fa mistero del fatto che ne comprerebbe altre.

https://twitter.com/elonmusk/status/1357241340313141249

Ma cosa hanno di diverso i Dogecoin? Originariamente (nel 2013) creati per divertimento da due software engineer della IBM, I Dogecoin sono una criptovaluta istantanea, divertente e fuori dalla tassazione delle banche, come tutte le altre, ma che usa Doge (un cane famoso per essere protagonista di molti meme) come mascotte ed è usata in generale per fare donazioni a creatori di contenuti.
Come potete vedere dal grafico i Dogecoin hanno avuto una impennata recentemente ma ce ne sono state altre in passato, e i dogecoin sono stati usati per vendere case, o per altre cose come l’industria del porno e delle scommesse online.

https://twitter.com/elonmusk/status/1361094185412100096

Ovvio che se i Dogecoin arrivassero al porno, non ce ne sarebbe più per nessuna altra criptovaluta, come per ogni altra cosa che ha vinto nel mondo del porno nel passato (come le VHS).
Insomma, investite in Dogecoin!!! E stay tuned!

La sensibilità femminile

La società muta, e lo fa molto rapidamente. Lo si vede in tante piccole cose: il modo in cui io ho vissuto la mia giovinezza, i miei vent’anni e via dicendo… ora sono vissuti molto diversamente. Ne ho avuto un assaggio anche nel linguaggio usato: ci sono termini di cui non conosco il significato, principalmente di origine inglese, usato da ragazzi che sanno il significato (o meglio, un significato) di quel termine, e magari non sanno spiccicare tre parole in croce di inglese.

Se il linguaggio muta velocemente, mutano anche i costumi: un tempo si prendevano iniziative per conoscere le donne, ora siamo tutti un pò più leoni da tastiera e usiamo le app, perchè è più facile abbordare una se non le parli, poi quando le devi parlare le salti addosso tanto il senso dell’incontro, per quanto non stabilito per legge, è quello.
E poi la musica, i vestiti… Però alcuni messaggi rimangono. Per esempio, nonostante il fallimento evidente del femminismo moderno, o forse proprio per quello, se guardiamo un film sentimentale i canovacci sono sempre simili: la ragazza (in genere strafiga) trova il ragazzo (in genere strafigo) supersensibile, che rivolta il mondo per lei, e lei alla fine si innamora e tutto finisce a cuoricini.

Se guardate “L’isola delle Rose” o “Tall Girl” entrambi hanno un ragazzo che ha passato tutta la vita a cercare di vivere con la ragazza che ama, mentre questa si creava la propria vita con persone dubbie. Poi alla fine, per far felici tutti gli spettatori, la ragazza capisce i propri errori e il finale, per nulla a sorpresa, vede la coppia sbocciare. Bello!
Queste storie piacciono molto alle ragazze… ma viste in TV. Se i maschietti sono un pò più terra terra, e anche quando ci mettono la testa nella propria scelta rimangono abbastanza coerenti col loro modo di operare, le ragazze si frustrano l’infanzia con film strappalacrime (son sicuro che se qualche ragazza commenterà, sarà l’eccezione, perchè ormai dipingersi “diverse” è la prassi… vorrei sapere questi film, come “Twilight” chi se li guarda se siete tutte diverse) e poi passano la vecchiaia a fare le giovani e le insensibili.

E nel passato? Oh beh, non era per nulla diverso. Teniamo presente che praticamente ovunque il mondo era più maschilista, al punto che a volte la ragazza non aveva proprio modo di mettere bocca alla propria scelta. Però, se avevi un animo sensibile, invece che essere il super figo del gruppo come saresti dovuto essere, eri quello che se lo beccava secco nel culo. Basta pensare a quanti maschietti esempio di sensibilità siano finiti a spaccarsi di seghe tutta la vita dietro una ragazza che, invece che strisciare nelle loro braccia come se fossero principi azzurri, non se li cagava nemmeno di striscio.

Esempi? Ma certo…
Partiamo dal top: Dante Alighieri. Padre della lingua italiana, massimo poeta mondiale, ha scritto la Divina Commedia, 100 canti divisi in 3 cantiche, 14.233 versi endecasillabi divisi in terzine incatenate. Dante era così in palla per Beatrice Portinari da renderla la sua guida in Paradiso, simbolo dell’amore che è l’unica cosa che ci può guidare al Cielo.
Cioè, un uomo scrive l’opera più bella della storia, un misto di poesia e epicità, ci dedica tutta una vita, ti rende protagonista immolandoti alla vita letteraria eterna e tu COME MINIMO devi ricambiarlo: non è forse questo il massimo che si può chiedere a un uomo?
E invece lei che fa? Si fa sbattere da un banchiere che forse nemmeno si ricordava il suo nome. Ora, è possibile che lei non sapesse di Dante, inoltre è morta giovane, e comunque potrebbe essere stato un matrimonio combinato, e qua e là… ma cazzo, DANTE ALIGHIERI!!!

Situazione simile quella di Giacomo Leopardi e Silvia, nome di fantasia di Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di Leopardi. Anche lei mai la sganciò ad uno dei poeti più grandi della storia italiana. Anche lei morì giovane, a diciotto anni. Questo dovrebbe insegnarci che se diamo il massimo, la gente che amiamo muore giovane, quindi non fate un cazzo nella vostra vita!!!

Ancora poeti, ancora scrittori, ancora un’opera, il Canzoniere, composta di 366 componimenti: 317 sonetti, 29 canzoni, 9 sestine, 7 ballate e 4 madrigali. Scritto nel nome di Madonna Laura (che non è una bestemmia), era dedicato a Laura de Noves, o Madame de Sade, sposa di uno dei discendenti del Marchese de Sade. Insomma, non possiamo dire che un discendente di de Sade sia libertino come il suo avo, ma pur sempre Francesco Petrarca viene snobbato per questa persona. E quindi abbiamo capito che la sensibilità dello scrittore non paga.

Forse sono gli scrittori a essere sfigati. Un pò come gli informatici nel mondo moderno. E allora guardiamo il più grande musicista di sempre: Ludwig van Beethoven. Beh, una delle sue opere immortali (e non parlo di “Per Elisa” che è stata sì dedicata a una donna, ma che questa sia stata Therese Malfatti von Rohrenbach zu Dezza o Elisabeth Röckel, si tratterebbe solo di una dedica mossa dal rispetto) fu “sonata al chiaro di luna“. Bene, questa sua opera, tra le più grandi, è dedicata alla sua alunna di cui era innamorato, Giulietta Guicciardi. Secondo voi come finì? L’amore di Beethoven per Giulietta Guicciardi pare non sia stato ricambiato. Lei sposò un conte e si stabilì a Napoli per poi tornare a Vienna vent’anni dopo, incontrare nuovamente Beethoven e chiedergli in prestito 500 fiorini. Alla faccia di sto cazzo!

E poi Johann Wolfgang von Goethe, innamorata di Charlotte Buff. Ha sposato il suo buon amico Johann Christian Kestner, un collezionista d’arte distinto e un buon diplomatico. Ma anche il fumettista Charles Schulz, famoso per i Peanuts (Charlie Brown e compagnia), innamorato di Mae Johnson, che non solo gli diede il due di picche dopo 3 anni di appuntamenti quando lui le chiese di sposarlo, ma gli disse che era già promessa al suo rivale. Oppure il doppio fallimento di Ugo Foscolo con Isabella Teotochi Albrizzi e con Isabella Roncioni. Poi domandiamoci come mai uno scrive un’opera intitolata “Dei sepolcri“.

E chi sono invece i sex symbol moderni? I calciatori. Stessa sensibilità, stessa ricerca dell’arte e della bellezza, stesso gusto poetico.

Stay tuned!

Arte e sesso

Avevo già scritto un post simile probabilmente quasi 8 anni fa. Oggi gli dò una interpretazione diversa, ma i contenuti sono simili.
Il tema del sesso è una cosa che ci confonde molto: siccome piace, ci mette di fronte a debolezze e tocca la nostra sfera privata, ci imbarazza ma lo si sdogana facilmente, a qualcosa a cui quasi tutti aspirano, ma è stato demonizzato per secoli, e ancora lo è, dalle religioni, attira la nostra attenzione tantissimo, un pò come tutte le cose illegali.

Questo però non vuol dire che non ci possa essere una visione più elevata dello stesso: da sempre il corpo nudo è presente nell’arte, nella letteratura, nella poesia. Magari velato, ma riconoscibile.
E’ difficile separare il suo aspetto oggettivo, per cui saremmo estinti se non ci fosse il sesso, da quello soggettivo o della società. Questo porta la gente a ripudiare ogni discussione sul sesso che non sia prettamente tecnica per imbarazzo o perchè considerato volgare, mentre altri ne diventano ossessionati, con scherzi, manifestazioni, discussioni troppo esplicite.
Nudità, e sesso, sono anche in film, spot pubblicitari, programmi televisivi in prima serata o quanto altro.

Ma l’arte non deve essere incatenata in pregiudizi, deve solo toccare il nostro senso interpretativo, manifestare un concetto. E quindi il sesso, la nudità, è da raffigurata nell’arte.
Per dare un esempio, il famoso quadro di Courbet, l’origine del mondo:

Ancora, questo quadro è definito scandaloso. Raffigura una vagina, al naturale, (il movimento a cui fa parte è il realismo, infatti), era una opera commissionata, al tempo stesso uno studio per l’artista, ma la bravura sta sia nel fatto che l’occhio cada proprio sull’organo genitale, rafforzandolo con un contrasto elevato, sia che tale organo genitale sia decontestualizzato, sia come significato che come contesto storiografico: nulla rimanda a un periodo, a una fase storica, nè l’opera cerca di dare una tonalità libertina alla figura.
E’ solo un esempio, schietto ma significativo, che il sesso, e il nudo, possa essere arte. Ovvio che possa essere più velata, e rimanere artistica, come per esempio nello spot della Martini:

Qui non si vede quasi nulla, giusto un pò le curve verso il finale, ma la seduzione è tema centrale dello spot.Quindi ancora, non si vuole usare il sesso come incitazione banale, ma lo si usa come arte, come significato da interpretare. Non è un video libertino, pornografico, dubito che lo vedrete venti volte consecutive per eccitarvi (fate molto prima con gli stacchetti di Striscia la Notizia).

Una volta che si accetta che il sesso e l’arte possono coesistere, in maniera più evidente o più celata in base al senso artistico, si può rivisitare un’opera del fotografo e filmmaker Clayton Cubbit che, a partire dal 2012 (e ne parlai in un vecchio blog), creò questa serie di video artistici chiamati hysterical literature, che lui stesso definisce “ esplorano il femminismo, il dualismo corpo/mente, la ritrattistica della distrazione, e il contrasto tra cultura e sessualità“. Più in dettaglio “La serie esamina la battaglia tra la mente e il corpo. Esplora inoltre il contrasto culturale tra arte e sesso, in particolare come la gente reagisce ad un misto dei due, e la battaglia sulla sessualità femminile e il concetto della società di vergogna“.
Di cosa si tratta? Per ogni episodio una ragazza si presenta vestita come vuole e inizia a leggere un libro che vuole. Il tutto in uno scenario in bianco e nero. Ha inoltre un vibratore che viene azionato da una persona fuori inquadratura. La ragazza continua fino a che la distrazione non è tanta che la sovrasta.

https://youtu.be/tOnedEXISmM

La serie è composta da 12 episodi. Potete trovare qui la pagina con tutti e 12 gli episodi. Li chiamerei “canonici“, perchè sono quelli originali di Cubbit, ma la serie ebbe così tanto successo che altre persone la replicarono. In spagna Roser Amills con “El plaer de la lectura“: lo scopo nel suo caso è anche di ridare importanza all’orgasmo femminile, talvolta ritenuto “non necessario” però pur sempre liberatorio.

Ne uscì poi una versione di due autori bielorussi (in russo) di cui potete leggere qui, e chiamata “Литературный Оргазм” (Orgasmo letterario).

Ovviamente una volta scatenato il successo, non si potevano evitare i copycat: il gruppo femminile olandese ADAM ha fatto un video simile mentre cantano.

Si potrebbe continuare, ma ovviamente a questo punto si è perso un pò il valore artistico e si è guadagnata solo l’emulazione per fare visualizzazioni.
Stay tuned!

Il 2020 capita una volta sola (si spera)

Noi tutti siamo scazzati a merda (scusate la poesia) per questo 2020 di clausura. Io sono una persona generalmente ottimistica e felice, e non posso accettare di pensare in negativo. Così qualche giorno fa pensavo a singolari personaggi divenuti famosi per situazioni che ti fanno pensare “babbeh, io ho vissuto il 2020, ma sto qui invece…“. E vorrei raccontarvi le loro storie per farvi capire che se pensate che il coronavirus sia una rottura di cazzo, c’è chi ha vissuto di peggio. Tra le tre storie ce ne metto una che è epica, un tempo apparve su diversi articoli di giornale, ma ha un piede nella mitologia, però è una storia che non voglio perdere, così la riscrivo ogni volta che riapro un blog, per tramandarla a quelli dopo di me.

Il criceto Armageddom
Tomazewski e il suo partner omosessuale Andrew “Kiki” Farnum,sono stati ricoverati d’urgenza dopo che una serata di sesso estremo èveramente finita male. “Gli ho infilato un tubo di cartone nel retto e ci è scivolato dentro Raggot, il nostro criceto” ha spiegato Tomazewski. “Di solito Kiki urlava “Armageddon!!” come segnale per farmi capire che ne aveva avuto abbastanza. Ho cercato di recuperare Raggot, ma non sono riuscito a farlo uscire, allora ho sbirciato nel tubo con un fiammifero, pensando che la luce lo avrebbe attratto“. In una conferenza stampa, un portavoce dell’ospedale ha raccontato cosa sarebbe accaduto subito dopo: “Il fiammifero ha incendiato una sacca di gas intestinale, così dal tubo è venuta fuori una fiammata che ha incendiato i capelli di Mr.Tomazewski ustionandogli gravemente il viso. Inoltre la fiammata ha incendiato anche il pelo e i baffi del criceto che, a loro volta, hanno incendiato una sacca ancora più grande di gas più su nell’intestino, sparando fuori il criceto come una palla di cannone“. Tomazewski ha subito ustioni di secondo grado e si è rotto il naso per l’impatto con il povero criceto; invece Farnum ha subito ustioni di primo e secondo grado nell’ano e nell’ultimo tratto dell’intestino.

Tsutomu Yamaguchi e i Nijuuhibaku
Tsutomu Yamaguchi era un dipendente della Mitsubishi Heavy Industries. Un giorno, dalla sua ridente cittadina natale, è partito per un viaggio di lavoro verso un’altra ridente cittadina locale. Un giorno tranquillo come tanti altri, appena sceso dal tram, vede un bagliore. A tre km di distanza avevano appena sganciato Little Boy, la prima bomba atomica. La ridente cittadina era Hiroshima. L’esplosione gli provocò lesioni, distrusse i suoi timpani, lo accecò temporaneamente e lo ustionò. Dovettero bendarlo, e perse tutti i capelli. Passò la notte in un rifugio, e il giorno dopo tornò al suo ridente paesello natale. Il giorno dopo, ligio al dovere, andò in ufficio e si mise a spiegare ai suoi supervisori la terribile esperienza, quando… un bagliore. La città natale era Nagasaki, e avevano appena scagliato la seconda bomba atomica, di nuovo a circa 3 km.
Bene, se pensate che questa sia sfiga, sappiate che ben 165 persone sono state vittime delle due bombe.

Frane Selak e il karma
Beh, c’è questo tizio croato che un giorno prende un treno da Sarajevo a Dubrovnik. E niente, proprio mentre il treno passa vicino a un fiume gelato, deraglia e finisce nel fiume. 17 persone muoiono male, ma questo tizio riesce a uscirne con un braccio rotto e qualche sintomo di ipotermia.
L’anno dopo la madre si ammala, e Frane, questo è il nome del tizio, decide di prendere l’aereo da Zagreb a Rijeka. Poco prima dell’atterraggio, come dirà lui in un’intervista, “prima stavamo bevendo tè e poco dopo un portellone dell’aereo è volato via, e io e un’hostess siamo stati risucchiati fuori – l’aereo si è schiantato, l’hostess e 17 persone e i due piloti son morti male, ma io sono caduto su un pagliaio” e se ne è andato via fischiettando.
Tre anni dopo un bus è finito in un fiume: chi c’era dentro? Frane! Quattro morti, lui sopravissuto.
Poco dopo stava guidando e l’auto ha preso fuoco. E’ riuscito a uscirne prima che il serbatoio esplodesse. Tre anni dopo dell’olio bollente ha incendiato la macchina e ha bruciato un pò dello scalpo di Frane, che però se ne è uscito praticamente illeso. Poi nulla per 25 anni…
Un giorno a Zagreb un bus lo mette sotto. Però non si fa nulla. Poco dopo, mentre era alla guida, per evitare una collisione con un camion delle Nazioni Unite, si va a schiantare su un guardrail e precipita nel vuoto con la macchina, ma viene sbalzato fuori (le cinture sono un optional) e finisce su un albero e vede la macchina esplodere più in basso.
Sette anni dopo, nel 2003, a 73 anni, due giorni dopo il compleanno, vince 900.000 euro a una lotteria.
Ovviamente le prove delle sue storie si potrebbero essere perse per sempre, ma… ciò non dimostra che siano false.

E niente, presto altre storie tristissime per tirarvi su il morale. A proposito, a parte Tsutomu Yamaguchi, gli altri dovrebbero essere ancora vivi, quindi han vissuto anche il 2020.
Stay tuned!

Il vaccino è arrivato!!!

Oggi la grande notizia: in UK dalla prossima settimana arrivano i vaccini per il coronavirus. Bottiglie di champagne che si stappano da sole, zoccole e divertimento per tutti. Ma… aspetta… forse ci sarebbe da fare due considerazioni.

Intanto parliamo di dati: nella fase 3 di test clinico (quello che deve rispondere alla domanda “il farmaco è migliore dei trattamenti esistenti?“) quello che deve essere riscontrato è non solo l’efficacia della cura, ma anche la sicurezza nell’essere usata. Per fare ciò, la Pfizer-BioNTech ha sottoposto il vaccino a 43.661 partecipanti a partire dal 27 Luglio. Di questi, 41.135 han ricevuto la seconda dose richiesta per far sì che il vaccino sia valido. Le persone sono ovviamente state scelte con diverso background etnico, come potete controllare qui. Il test continuerà a monitorare i dati per i prossimi due anni (quella che viene chiamata fase 4, per rispondere alla domanda “cosa c’è ancora da sapere?“).
Di questi partecipanti sono stati considerati 170 casi di covid avvenuti dopo i 28 giorni necessari perchè il vaccino sia funzionante. Di questi, 162 erano nel gruppo di coloro che han preso il placebo (questo è il gruppo di controllo, che serve a vedere quanti se ne sarebbero ammalati senza la cura) mentre solo 8 erano nel gruppo del vaccino. Da qui si calcola facilmente che la sua efficacia è del 95% (uno sui venti che si sarebbero ammalati, si ammala comunque). Questo risultato è consistente in età, etnicità e altri fattori demografici. Il farmaco ovviamente ha degli effetti collaterali, ma gli unici resi disponibili nei dati sono quelli con una incidenza maggiore del 2%, e cioè affaticamento (si manifesta nel 3.8% dei casi) e mal di testa (si manifesta nel 2% dei casi). Si parla di altri effetti come febbre nei soggetti adulti, e altro, ma tutti questi spariscono di lì a poco dopo la vaccinazione.

La Pfizer-BioNTech si aspetta di produrre 50 milioni di vaccini per fine 2020, e di arrivare a un miliardo e 200 milioni per la fine del 2021. Da ricordare, servono due vaccini a persona, quindi in tutto il mondo si avranno 600 millioni di persone vaccinate solo con questo vaccino entro fine del 2021 (tutti i dati sono fruibili qui). Meno dati, ma simili, si anno per il vaccino dell’azienda Moderna: sui 95 infetti da covid, 90 erano nel gruppo di controllo (il placebo) e 5 nel gruppo del farmaco, la cui efficacia è del 94.5%. La cosa più interessante di questo secondo vaccino è che gli 11 casi gravi di malattia erano tutti nel gruppo di controllo, che potrebbe voler dire che il vaccino aiuta anche i pazienti a rischio a non diventare gravi. D’altra parte, ci sono più effetti collaterali: affaticamento nel 9.7% dei casi, mialgia nel 8.9% dei casi, artralgia nel 5.2%, mal di testa nel 4.5%, dolore nel 4.1% e eritema nel punto di iniezione nel 2.1% dei casi (i dati si trovano qui). Meno dati sono al momento disponibili per il vaccino di Astrazeneca (in collaborazione con Oxford): qui si trova qualcosa comunque tra i vantaggi c’è una facilità di stoccaggio (non servono freezer) e tra gli svantaggi c’è una bassa percentuale di successo (il 90% col dosaggio di mezza dose iniziale, e una dose al richiamo, 60% con due dosi intere).

Perchè il Regno Unito sarà il primo ad avere il vaccino? E qui si scende sulla politica, presumo. Bisogna sapere che ogni stato può fare ciò che vuole, ma gli enti centrali Europei stanno analizzando i dati, quindi hanno fortemente suggerito di non correre a comprare vaccini i cui dati non sono stati ancora ritenuti validi. Così tutti gli stati europei si sono fidati delle linee guida della UE. Ma il Regno Unito sta per uscire dall’UE, e quindi ha voluto dare un segnale tanto forte quanto stupido: “se non ti fai guidare dall’UE, vedi come è bello il mondo? Noi partiamo per primi“.
Tutti gli antieuropeisti, primi tra tutti i Salviniani, saranno ben felici, ma qui viene il lato stupido: prima di tutto, la UE non controlla i dati per sport: potrebbero esserci errori, il vaccino potrebbe essere dannoso. Ma secondariamente, e forse anche più importante, la gente lo considererà più dannoso se l’Unione Europea non lo ha ancora approvato mentre il Regno Unito lo distribuisce. E questo porterà i soliti no-vax a essere più convincenti, a poter dire “vedete? Lo stato ci vuole vaccinare e basta, non gli importa se il vaccino è rischioso

Detto questo, il Regno Unito si aspetta 800.000 dosi per i prossimi giorni, ma i primi a essere vaccinati sono gli over 65 e i membri del servizio sanitario, che sono 15 millioni nel Regno Unito. Oltretutto, le dosi richieste per essere immuni sono due: la prima sviluppa una sorta di immunità parziale dopo 12 giorni dall’iniezione, ma serve la seconda fatta dopo 21 giorni per avere una immunità totale dopo 28 giorni. Quindi anche chi si farà il vaccino nel primo ciclo non sarà immunizzato prima del 2021.

E l’Italia? L’obiettivo è di coprire (cioè, far vaccinare) 40 milioni di Italiani. Ci vorranno quindi 80 milioni di dosi, e ce ne saranno solo 202 milioni disponibili nel primo trimestre del 2021 (quindi fino ad Aprile), difficile quindi capire quando si riuscirà a vaccinare tutti, soprattutto considerando che si stanno sollevando dubbi sulla durata dell’immunità indotta dal vaccino.

Personalmente penso che non vedrò nessun vaccino fino a fine 2021. Ma chi lo sa. Stay tuned!

Gli inglesi ti lavano i denti

Vorrei condividere con voi questa cosa che mi ha lasciato un pò così, confuso e infelice. Tutto è iniziato con una discussione sul fatto che, qui a Londra, siccome durante il lockdown era difficile andare a comprare l’acqua, perchè se ne consuma molta e io non ho un’auto, e quindi mi ritrovavo ad andare avanti e indietro ogni 2-3 giorni solo per quella, a un certo punto ho optato per una caraffa col filtro.

La caraffa col filtro filtra alcune impurità, ma coi colleghi stavo discutendo che non tutte le impurità che filta sono “dannose“. Non mi invento nulla, ovviamente avevo visto Dario Bressanini parlare di residuo fisso in uno dei suoi video, quindi citavo quello.

Come dice Bressanini, il residuo nell’acqua è composto da sostanze “che sono utili al nostro corpo, principalmente calcio e magnesio […] noi non siamo una lavastoviglie, e noi di questi sali ne abbiamo bisogno“. Quindi stavo dicendo che, anche se a volte l’acqua può avere un gusto strano, non è detto che faccia male. Non è detto, ma questo non toglie che sia possibile. Infatti se il calcio e il magnesio ci serve, ci sono altre sostanze che si spera vengano tolte dall’acqua, ma che se diluite ci possono fare male.

Alla fine della storia Londra, città dove abito, è famosa per l’alto livello di cocaina nel Tamigi, e lì si riversa dalle fogne, a causa della gente che ne fa uso e poi la piscia via. Ora, se quelle acqua vengono purificate e reimmesse, si spera che la cocaina sia eliminata, ma rimane pur sempre vero che non ho mai visto così tanti sali minerali in un’acqua, quindi c’è sicuramente molto residuo fisso nell’acqua di rubinetto. Magari non cocaina, ma cloro, che di per sè non è nocivo ma alcuni suoi derivati lo potrebbero essere.

Ed è qui che un mio collega londinese mi ha reso partecipe di una notizia meravigliosa: in UK si usa aggiungere fluoruro nell’acqua per rinforzarti i denti. Lo stesso fluoruro che è nel dentifricio, loro lo mettono nell’acqua perchè troppi bambini da piccoli finiscono all’ospedale per problemi ai denti e, siccome i bambini sono coperti gratuitamente, meglio fare un lavaggio continuo dei denti a tutta la nazione e via. La fluorizzazione dell’acqua non è mai stata fatta in Italia, ma a quanto pare avviene anche in altri paesi del mondo. A me sembra abbastanza assurdo, ma ebbene sì.

Per chiudere questa discussione sull’acqua e sulla pulitura dei denti, premetto di filtrare l’acqua del rubinetto solo per problemi di gusto, ma di avere quasi sempre bevuto acqua imbottigliata, fin da piccolo. Prima della caraffa filtrante usavo l’acqua del rubinetto per tutto (incluso per preparare il cibo), ora uso l’acqua filtrata per tutto (incluso per preparare il cibo).
Nel Regno Unito si vantano di avere uno degli standard più alti per la qualità dell’acqua, e un sito ne riporta i dati più ecclatanti, tuttavia come dicevo, nonostante i filtri a carbone attivo (come quelli della mia caraffa) non blocchino tutto (ad esempio, il floruro non viene rimosso da questi filtri), preferisco bere l’acqua filtrata, che mi rimane meno cattiva.

Poi è una questione di gusti. Stay tuned!

Il genio non esiste (e a volte e’ un idiota)

Sono anni che faccio parte della ciurmazza, il gruppo di fan di Barbascura X. Lo seguo almeno da quando usci’ il suo primo video sui panda, che per rispetto alla perfezione, vi embeddo qui sotto.

Uno dei video piu’ belli, sicuramente quello che me lo ha fatto scoprire e amare

L’ho quindi visto iniziare ad avere un cospicuo seguito, gli ho visto iniziare ad avere successo, aprire un secondo canale, un sito web, diventare un musico, un instagrammer (assieme al suo gatto Temu) e, dulcis in fundo, aprire un canale Twitch e diventare uno streamer.

Di cosa parla? Beh, di scienza, prevalentemente, ma non solo. Un tempo faceva riassuntazzi di primi episodi di telefilm, di film, di cose particolari. Poi faceva “diari di bordo“, qualcosa tipo vlog della sua vita (lui e’ un chimico col dottorato che ha vissuto in diversi paesi d’Europa, soprattutto Epinal). E’ divertente, fa un contenuto adatto a un pubblico vario, senza (troppe) parolacce, i suoi video li fa rivedere a esperti, prima di pubblicarli, cosi’ potete stare tranquilli che non dice minchiate. Insomma, sebbene magari non tutti i video siano magnifici (ok, ditemi chi fa tutti video magnifici), mi diverto molto a vedere quello che pubblica, e a mio avviso e’ il migliore content creator su Twitch, perche’ fa vere trasmissioni, con ospiti, con temi, con contenuti, non parla di gossip o della sua vita o di cose alla Grande Fratello.

A quanto pare a un certo punto e’ entrato in contatto con la Edizioni TLON e gli ha proposto un… lui l’ha chiamata “conferenza” a quanto pare, ma si trattava di fare uno spettacolo teatrale. Mise su questo spettacolo chiamato appunto “Il genio non esiste, e a volte e’ un idiota” in cui, da scienziato, si divertiva a descrivere come le grandi menti del passato non fossero in realta’ grandi menti (semmai de-menti). Da questo spettacolo e’ venuta fuori l’idea di scriverci un libro, che e’ il tema di questo post. Il libro si chiama “Il genio non esiste (e a volte e’ un idiota)” e lo potete trovare su Amazon per esempio. 289 pagine.

Parla di quattro geni, e alcuni altri che ruotavano intorno ad essi. Il primo e’ Democrito, che si e’ soliti definire il padre dell’atomo. Barby ci ricorda che in realta’ di suo nella teoria dell’atomo c’e’ poco, perche’ gia’ altri ne parlavano. Quello che Democrito ebbe di diverso fu di essere stato schifosamente ricco, di aver preso la sua parte di eredita’ e invece di investirla se la sia spesa in quello che Barby definisce un Erasmus, cioe’ un lungo viaggio a incontrare le piu’ grandi menti dell’epoca. Finito in poverta’, decise (per farla breve) di mettersi a leggere il libro che aveva scritto in piazza, a quei quattro ignorantelli dei suoi concittadini, e questo lo rese figo e famoso. Ovviamente della sua teoria dell’atomo oggi sappiamo non esserci nulla di vero, pero’ babbeh, per millenni ha guidato la ricerca scientifica.

Il secondo e’ Newton. Anche li’ Barby si sofferma sulle scoperte. Tipo, la scomposizione di un fascio di luce con un prisma, attribuita a Newton solo perche’ Cartesio prima e Hooke dopo fecero lo stesso errore (e Hooke aveva gia’ corretto Cartesio) di non lasciare abbastanza spazio al prisma per mostrare tutti i colori che proiettava. Oppure la legge di gravitazione universale, che pero’ era stata gia’ teorizzata da Seneca. Inoltre su di lui, Barby racconta anche un po’ di retroscena da “genio” tipo che era fissato con la teologia e col cercare di calcolare le dimensioni di opere bibliche da quanto scritto nella Bibbia, oppure che avesse teorie complottiste sul fatto che Dio avesse ispirato Noe’ sulla teoria eliocentrica, ma i poteri forti abbiano insabbiato tutto. Un intero paragrafo e’ dedicato al fatto che Newtone si cimentasse in alchimia… e assaggiasse materiali come il mercurio, respirasse i fumi di altri metalli pesanti e cose cosi’. Infatti ebbe molti problemi di salute legati all’intossicazione di metalli pesanti.

Su Darwin ne dice un mucchio. Era un coglione figlio di papa’: faceva parte di un club che mangiava animali esotici. Non era riuscito a completare gli studi in nessuna scuola dove andava e parti’ per il famoso viaggio intorno al mondo per noia e per forcare (saltare) gli studi. Ebbe diverse botte di culo: in una spedizione doveva andare con 8 compagni, ma poi preferi’ mettersi a catalogare schifezze. Gli altri 8 andarono, presero una malattia e morirono tutti. Uno che aveva trovato reperti simili e stava arrivando a conclusioni simili alle sue su un’altra nave nello stesso periodo naufrago’ e perse due anni di lavoro. La sua teoria evolutiva addirittura era stata ipotizzata dal nonno. Ma la parte migliore e’ che decise di pubblicare le sue scoperte postumo perche’ non voleva scontrarsi con critici e Chiesa, ma uno studioso contemporaneo, Alfred Russel Wallace, arrivo’ alle stesse conclusioni. Gli stava per fottere il posto nella storia quando… decise di mandare il suo articolo superinnovativo di quelli che valgono il Nobel proprio a lui, a Darwin!!! Ma che genio!!!

Su Marconi e Tesla si sofferma a spiegare che il primo non invento’ nulla: quando stava facendo gli esperimenti di trasmissione a un Km di distanza, Tesla gia’ faceva quello a 50 Km. Marconi era piu’ ricco e piu’ imprenditore, ma adottava un metodo fantastico per i suoi esperimenti: a cazzo di cane! Nel senso che provava a caso finche’ non riusciva. Tesla era piu’ intelligente, ma si fece fottere da Edison, da Marconi… da chiunque. La sua battaglia con Edison ha ispirato il film The Current War (che in italia han storpiato in Edison: l’uomo che illumino’ il mondo). Mi e’ piaciuto un mucchio la storia della scommessa con Edison: Edison disse a Tesla che gli avrebbe dato 50.000 dollari se gli migliorava la dinamo a corrente continua. Tesla si isolo’ per un anno e dopo enorme lavoro gli porto’ i progetti per un miglioramento colossale. Ed Edison gli disse “Ma io stavo scherzando” e non lo pago’. Barby si sofferma sul fatto che ci sono diversi indizi (riportati nel libro) che potrebbero dimostrare che Tesla era un pelo autistico, e magari quello di Edison fu davvero uno scherzo.
Su Marconi vorrei solo soffermarmi sull’esperimento piu’ botta di culo: trasmettere un segnale a 3000 km di distanza. Oggi sappiamo che serve un satellite perche’ la terra e’ piatta e le onde van dritte. Ma Marconi ci riusci’!!! Tutto il mondo scientifico, che fino al secondo prima lo perculava, rimase sbigottito. Come successe? Beh, perche’ la ionosfera fa da scudo a un ristretto spettro di onde, ESATTAMENTE quelle che uso’ lui per caso. Quindi il suo segnale rimbalzo’ NON UNA, MA DUE volte sulla ionosfera e per caso colpi’ il ricevitore. Tutti muti, e lui re del mondo scientifico.

L’ultimo scienziato analizzato e’, ovviamente, Einstein. Lui era uno studioso vero, magari solleticato dalla posizione all’ufficio brevetti, ma Barby ne sottolinea solo un aspetto di disagio, piu’ che di incapacita’. Quando formulo’ la teoria della relativita’ ristretta, cerco’ di arrivare a una formula (quella della relativita’ allargata), anche facendosi aiutare da amici matematici. Ma a un certo punto gli prese il disagio perche’ un premio nobel per la matematica (David Hilbert) si decise a provare a formularla anche lui, e a causa della paranoia inizio’ a non vivere piu’ per focalizzare la sua vita nella stesura della formula. Ce la fece in contemporanea con Hilbert, ma la pubblico’ per primo.
Interessante anche la storia del suo cervello, trafugato da morto dal patologo Thomas Harvey, che rinuncio’ a una vita normale e una carriera da medico solo per tenersi i pezzi del cervello di Einstein.

Insomma, il libro e’ un po’ come una serie di post su un blog. Lo stile e’ pessimo, scritto MALEEEEH, come direbbe lui, con voli pindarici a gogo e un linguaggio moderno, forse un pelo bimbominkiesco. Ma e’ bello cosi’: ci son tanti aneddoti, tante storielle, e passa una meraviglia. Sicuramente da leggere per chi ama i video e le live.
Per oggi e’ tutto. Stay tuned!!!

Comprare titoli nobiliari

!!!RIPORTO QUESTO ARTICOLO CHE SCRISSI IN UN ALTRO BLOG!!!

Probabilmente coloro che leggono il mio blog da tempo conosceranno giá Sealand perché ne parlai tempo fa. E’ un “principato”, nel senso che é una piattaforma bellica in acque internazionali poco distante dalle coste della Gran Bretagna. Abbandonata dopo la guerra, é stata occupata da una famiglia che l’ha autoproclamata stato indipendente. Nessuno stato al mondo ha accettato questa cosa, ma si limitano a fottersene.
Ha una storia travagliata: anni fa fu invasa, e la famiglia regnante pagó dei mercenari per riprendersela. Poi ci fu un incendio. In realtá fu famosa per essere anche la base di Napster, quando il mondo voleva bandire il peer to peer musicale. Ma perché ne parlo?
Perche’ ho scoperto il grande mondo dei titoli nobiliari in vendita (a BASSISSIMO prezzo, perche’ poi uno puo’ comprarsi un titolo prestigioso pagandolo caro). Sono ragazzate, ma magari per chi é appassionato possono essere interessanti. Infatti vi sono diversi modi a questo mondo di ottenere titoli nobiliari del tutto validi, cosí l’altro giorno ho fatto una piccola ricerca e volevo condividerla.

Parlo di titoli del tutto ufficiali, acquistabili e che non comportano effetti collaterali tipo pagare tasse o venire arrestati, e vorrei ancora sottolinearlo, a bassissimo prezzo. Si’ perche’ in genere un titolo nobiliare é associato a un terreno di cui si é padroni. Solo che poi ogni stato applica le sue leggi, quindi per esempio in Inghilterra é del tutto legale comprare un pezzo di terreno “a scopo di dono” e diventare a tutti gli effetti un proprietario di terre, da cui scaturisce il titolo di Lord o Lady. Attenzione, é Lord/Lady nel vero significato del titolo, cioé possessore di terra, non potete andare alla Camera dei Lord, peró é un titolo ufficiale.
Ovviamente il primo posto che vi vende titoli nobiliari é proprio Sealand (ha il solo difetto che, non essendo esattamente uno stato riconosciuto, il suo titolo ha ben poco valore): sul sito Governativo del Principato di Sealand potete acquistare il titolo di Lord, Barone, Conte o Cavaliere di Sealand, e potete farvi anche la carta di identitá se la volete.
Ma esistono diversi altri siti per acquistare titoli nobiliari: uno che ne racchiude alcuni é questo, da cui potete acquistare titoli nobiliari tedeschi, irlandesi, scozzesi e altri tipo quello di Lord di Sherwood (Robin Hood lo conoscete?).

Esiste un altro sito ben fatto (questo) che vende titoli, ma ve lo sconsiglio perche’ costano troppo, anche piu’ di 1000 euro. Invece per 29.99 sterline potete diventare Signore di Blackwood su questo sito. Altri titoli analoghi e meno folkloristici sono Lairds di GlencoeLaird di Lochaber e per finire potete comprare, a prezzi molto alti (si parla anche di 500.000 euro per il titolo di duca), alcuni titoli nobiliari francesi da La fondazione Svizzera dell’Ordine dei Cavalieri di Rondmons.
Stay tuned!

UN UTENTE, tale Massimo, CI TENNE A FARMI SAPERE che siste anche un altro sito che vende titoli nobiliari, http://www.northpearl.org

ASMR: tutta la verità

Molto sono al corrente della parola ASMR, ma viene spesso associata a “ragazze gnocche che sussurrano e fanno rumori“, in pratica per molti l’ASMR è una pratica che sfocia sul sessuale, si fa con un microfono e non si sa bene a cosa serva. Penso sia il momento di investigare per bene cosa c’è di vero e cosa c’è di falso riguardo a questo acronimo.

L’Autonomous sensory meridian response è una risposta del corpo umano a degli stimoli audiovisivi, tattili o olfattivi che si manifesta con una sensazione di formicolio, una sorta di brivido, che può interessare diverse aree del corpo e che generalmente è poi associato a una sensazione di rilassamento. Prima però che possiate pensare che si tratti di una stronzata inutile (tipo alcune pratiche meditative, per capirci), c’è da dire che il problema di fondo è che tali sensazioni sono del tutto personali, sia come intensità che come origine, e questo rende tutta la cosa molto difficile da essere studiata.

Io, per esempio, percepisco queste sensazioni, e l’ho sempre saputo (anche se da giovane non mi tornava facile spiegare la cosa, non avevo termini nè sapevo come spiegare la sensazione perchè, nonostante concordi col fatto che provo rilassamento, non mi ero mai accorto di tale cosa da solo, per esempio). Ricordo infatti che avevo una amica che a volte si metteva lì e mi controllava da testa a piedi, mi metteva a posto i capelli (quando li avevo), o la maglia/camicia, o mi controllava centimetro per centimetro la faccia… e a volte mi veniva la pelle d’oca sul braccio.

Quello su cui la scienza moderna è riuscita a darsi delle spiegazioni è sul rilassamento: l’ASMR, quando funziona, ha un effetto comparabile alla musica in termini di relax. Nel mio caso è addirittura migliore: io è dai tempi dell’università che a volte passo delle serate sveglio per nulla, molto spesso per pensieri, magari anche stupidi, ma che mi impegnano la testa. Da un anno a questa parte ho comprato un tablet, mi metto uno dei video che so che funzionano, e via, si dorme in meno di 15 minuti. Il tablet si ferma alla fine del video, ci dormo a fianco tutta la notte ma il risultato è garantito, meglio che col Minias, ed è pure meno dannoso.

Il problema è che, come ho detto precedentemente, l’ASMR è personale sia come sensazione, sia come “triggers” (lo stimolo che scatena la sensazione di formicolio). Io mi sono iniziato a interessare a questa cosa quando, a gennaio 2019, per documentarmi sul vietnam, avevo scoperto dei video di centri in Vietnam che fungono da barbieri, ma che fanno un servizio di un’ora o più in cui in genere ti lavano i piedi, ti mettono una maschera per il viso, ti fanno la barba, ti tagliano le unghie, ti puliscono le orecchie, ti fanno un massaggio e… non ricordo se alla fine ti tagliano i capelli, ma mi sembra di no. Mi ero reso conto che se vedevo uno di questi video, in meno di 30 minuti ero KO a dormire. Così ne ho cercati altri, fino a che non ho trovato questa sigla ASMR.

Da lì mi si è aperto un mondo, quindi sono passato ai barbieri in genere, perchè questo prestare attenzioni a una persona (da parte di un’altra), ha molto effetto per me. Ho scoperto quindi i video di questo Nomad Barber e ho trovato alcuni video perfetti: durano 30 minuti, il tablet non si consuma troppo, e a volte io mi addormento nei primi 10. Vi metto un video di esempio, particolarmente interessante per me perchè la preparazione iniziale ha un effetto “micidiale”.

Ovviamente dopo un pò lo stesso video diventa ripetitivo, quindi ho cercato canali che potessero sfornare video abbastanza spesso da non risultare tediosi. Due canali sono per me molto efficaci. Uno è (fe)male asmr, che, nonostante alcuni video mi risultino un po’ stupidi (nel senso, non c’è contatto, o la ragazza fa cose strane tipo disegnare la faccia del compagno…), altri provocano l’effetto desiderato (prendo un video a caso di esempio, potrebbe essere uno di quelli che avevo iniziato ma poi avevo ritenuto stupidi)

Un altro canale che trovo molto interessante è quello di Madi Asmr, lei fa più roleplaying, ma alcuni video hanno l’effetto sperato, anche perchè sussurra tutto il tempo e anche se non è proprio questo il punto dell’ASMR, almeno c’è un pò di rumore di fondo che aiuta a dormire anche quello. Poi molti video sono di 20-30 minuti, quindi ottimi per non scaricare troppo il tablet. Il seguente video è posizionato in un punto dove, di solito, il suo ASMR è molto efficace per me.

Altri canali, di cui non voglio lasciarvi video ma che potreste voler visitare, sono Chiara ASMR (il canale nostrano), Scottish Murmurs ASMR (ma solo perchè c’è una bionda), Myaling ASMR (tutto molto cinese, tra cui preparazione di cibo, tè e altre cose…).

Ma quindi, sono tutti così i video di ASMR? No, dipende moltissimo da cosa vi fa provare quella sensazione (SEMPRE SE ESISTE qualcosa che ve la faccia provare, perchè purtroppo c’è gente che non prova in nessun modo tali sensazioni). Con me funzionano abbastanza anche i video di cucina. O il makeup/body painting (soprattutto per cosplay). Ma ieri ho scoperto che un mio amico vede, alla stessa maniera, video di gente che accudisce bonsai.

Quello che voglio dire è che se credete che l’ASMR sia solo una ragazza che sussurra su un microfono con degli effetti, rimarrete probabilmente molto delusi, e non scoprirete mai cosa funziona per voi. E vi consiglierei di avere la curiosità di sapere cosa funziona per voi, perchè aiuta veramente tanto a superare ogni genere di insonnia e di stress.

Stay tuned!