Noi tutti siamo scazzati a merda (scusate la poesia) per questo 2020 di clausura. Io sono una persona generalmente ottimistica e felice, e non posso accettare di pensare in negativo. Così qualche giorno fa pensavo a singolari personaggi divenuti famosi per situazioni che ti fanno pensare “babbeh, io ho vissuto il 2020, ma sto qui invece…“. E vorrei raccontarvi le loro storie per farvi capire che se pensate che il coronavirus sia una rottura di cazzo, c’è chi ha vissuto di peggio. Tra le tre storie ce ne metto una che è epica, un tempo apparve su diversi articoli di giornale, ma ha un piede nella mitologia, però è una storia che non voglio perdere, così la riscrivo ogni volta che riapro un blog, per tramandarla a quelli dopo di me.
Il criceto Armageddom
Tomazewski e il suo partner omosessuale Andrew “Kiki” Farnum,sono stati ricoverati d’urgenza dopo che una serata di sesso estremo èveramente finita male. “Gli ho infilato un tubo di cartone nel retto e ci è scivolato dentro Raggot, il nostro criceto” ha spiegato Tomazewski. “Di solito Kiki urlava “Armageddon!!” come segnale per farmi capire che ne aveva avuto abbastanza. Ho cercato di recuperare Raggot, ma non sono riuscito a farlo uscire, allora ho sbirciato nel tubo con un fiammifero, pensando che la luce lo avrebbe attratto“. In una conferenza stampa, un portavoce dell’ospedale ha raccontato cosa sarebbe accaduto subito dopo: “Il fiammifero ha incendiato una sacca di gas intestinale, così dal tubo è venuta fuori una fiammata che ha incendiato i capelli di Mr.Tomazewski ustionandogli gravemente il viso. Inoltre la fiammata ha incendiato anche il pelo e i baffi del criceto che, a loro volta, hanno incendiato una sacca ancora più grande di gas più su nell’intestino, sparando fuori il criceto come una palla di cannone“. Tomazewski ha subito ustioni di secondo grado e si è rotto il naso per l’impatto con il povero criceto; invece Farnum ha subito ustioni di primo e secondo grado nell’ano e nell’ultimo tratto dell’intestino.
Tsutomu Yamaguchi e i Nijuuhibaku
Tsutomu Yamaguchi era un dipendente della Mitsubishi Heavy Industries. Un giorno, dalla sua ridente cittadina natale, è partito per un viaggio di lavoro verso un’altra ridente cittadina locale. Un giorno tranquillo come tanti altri, appena sceso dal tram, vede un bagliore. A tre km di distanza avevano appena sganciato Little Boy, la prima bomba atomica. La ridente cittadina era Hiroshima. L’esplosione gli provocò lesioni, distrusse i suoi timpani, lo accecò temporaneamente e lo ustionò. Dovettero bendarlo, e perse tutti i capelli. Passò la notte in un rifugio, e il giorno dopo tornò al suo ridente paesello natale. Il giorno dopo, ligio al dovere, andò in ufficio e si mise a spiegare ai suoi supervisori la terribile esperienza, quando… un bagliore. La città natale era Nagasaki, e avevano appena scagliato la seconda bomba atomica, di nuovo a circa 3 km.
Bene, se pensate che questa sia sfiga, sappiate che ben 165 persone sono state vittime delle due bombe.
Frane Selak e il karma
Beh, c’è questo tizio croato che un giorno prende un treno da Sarajevo a Dubrovnik. E niente, proprio mentre il treno passa vicino a un fiume gelato, deraglia e finisce nel fiume. 17 persone muoiono male, ma questo tizio riesce a uscirne con un braccio rotto e qualche sintomo di ipotermia.
L’anno dopo la madre si ammala, e Frane, questo è il nome del tizio, decide di prendere l’aereo da Zagreb a Rijeka. Poco prima dell’atterraggio, come dirà lui in un’intervista, “prima stavamo bevendo tè e poco dopo un portellone dell’aereo è volato via, e io e un’hostess siamo stati risucchiati fuori – l’aereo si è schiantato, l’hostess e 17 persone e i due piloti son morti male, ma io sono caduto su un pagliaio” e se ne è andato via fischiettando.
Tre anni dopo un bus è finito in un fiume: chi c’era dentro? Frane! Quattro morti, lui sopravissuto.
Poco dopo stava guidando e l’auto ha preso fuoco. E’ riuscito a uscirne prima che il serbatoio esplodesse. Tre anni dopo dell’olio bollente ha incendiato la macchina e ha bruciato un pò dello scalpo di Frane, che però se ne è uscito praticamente illeso. Poi nulla per 25 anni…
Un giorno a Zagreb un bus lo mette sotto. Però non si fa nulla. Poco dopo, mentre era alla guida, per evitare una collisione con un camion delle Nazioni Unite, si va a schiantare su un guardrail e precipita nel vuoto con la macchina, ma viene sbalzato fuori (le cinture sono un optional) e finisce su un albero e vede la macchina esplodere più in basso.
Sette anni dopo, nel 2003, a 73 anni, due giorni dopo il compleanno, vince 900.000 euro a una lotteria.
Ovviamente le prove delle sue storie si potrebbero essere perse per sempre, ma… ciò non dimostra che siano false.
E niente, presto altre storie tristissime per tirarvi su il morale. A proposito, a parte Tsutomu Yamaguchi, gli altri dovrebbero essere ancora vivi, quindi han vissuto anche il 2020.
Stay tuned!