Qualcosa da dire su Amedeo, Pio, Fedez e il Politically Correct

Nelle ultime due settimane solo due notizie hanno raggiunto il mio me in cerca di isolamento da notizie fuffa. Fedez col suo monologo per il concerto del primo Maggio e il monologo “L’ironia salverà il mondo” del duo Pio e Amedeo durante la loro trasmissione “Felicissima sera”. Io penso che entrambi debbano essere accomunati perchè sono due posizioni interessanti.

Io approvo il discorso. E’ un discorso che ha decisamente senso. Quello su cui sono in disaccordo con Fedez è il palco. Il concerto del primo Maggio non è un palco per il DDL Zan, e in un certo senso quindi non lo è neppure per attaccare la Lega su questo tema. Tutto quello che dice è verissimo, non metto in dubbio la veridicità di quanto affermato, ma mi metto nei panni di uno possa sentire cose che non gli piacciono sul palco del concerto del primo Maggio. La festa del primo Maggio è di tutti, siamo in contrasto su tante cose in Italia, su ogni argomento, una volta che si può accomunare tutta l’Italia sui valori di una festa mi sembra un pò pretestuoso fare un cappello sulla festa e poi parlare di temi a piacere, per quanto giustissimi.

Detto questo se invece si sente la telefonata, il tema è andato su tutt’altri binari. Io riconosco una certa regolarità da parte della Rai nel dire che è scorretto far fare un attacco da parte di Fedez a alcuni esponenti politici che non hanno diritto di replica sullo stesso palco, nonostante Fedez aggiunga che altri artisti lo han fatto in passato (deh, oh, se si è commesso un errore in passato, ripeterlo non è mica d’obbligo). Però è ovvio che il sospetto ricada sul valore del contenuto, una difesa del DDL Zan e un attacco alla Lega, che domani potrebbe avere le mani sulla Rai.
Ovvio che poi, avendo la Rai ritrattato, non mi trovo dispiaciuto. Ovvio che le ragioni di Fedez hanno senso se il tema su cui doveva fare il discorso era “come vediamo il futuro”. Mi metto solo nei panni di un leghista che va al concerto del primo Maggio e sente qualcuno fare una tribuna politica contro le sue idee. Io, se succedesse l’opposto, un pò mi incazzerei.

Amedeo e Pio invece han fatto un monologo sull’esagerazione del politically correct. Purtroppo non lo trovo integrale da mettervi come riferimento, ma si soffermano sulle azioni invece che sulle parole, dicendo cose tipo che la parola “negro” non è da demonizzare, perchè la si può anche usare in contesti tipo “ehy negro, andiamoci a fare una pizza” mentre la parola “nero”, accettata, può essere usata per dire cose molto più discriminatorie. La stesso dicasi per “ebreo” usato come “tirchio” o “genovese”, dove i secondi non si lamentano mentre i primi sì.
Il discorso filerebbe, se non fosse sbagliato e stupido. Quello che in effetti manca a questo discorso è un pò di realismo e un pò di analisi storico sociale: a parte che dubito che voi vi rivolgiate ancora a un amico chiamandolo “negro”, ma “negro” e “ebreo” hanno un valore negativo in quanto sono parole che hanno avuto una connotazione storica, per questo le percepiamo come discriminatorie. I neri sono stati schiavizzati, segregati, resi vittime delle peggiori atrocità, e “negro” è il termine che veniva usato per riferirsi a loro, in tono dispregiativo. C’è una intera generazione che nemmeno capisce la differenza tra “negro” e “nero”, e io non la condanno, però dobbiamo cambiare questo aspetto della società, per questo è importante criminalizzare questo aspetto. Lo stesso vale per usare “ebreo” in tono negativo, quando questo è stato il punto di partenza per un genocidio perpetrato 80 anni fa: vendere gli ebrei come negativi. I genovesi sono felici di essere “parsimoniosi”, e nessuno li ha mai ghettizzati per questo. E questo spiega perchè nessuno si offende, tra i genovesi, se gli viene detto che “è genovese” per dire che è tirchio.

Infine, ragione per cui ho messo assieme questi due casi, c’è il discorso sull’omofobia: Amedeo cerca di rendere le vittime (gli omosessuali) carnefici dicendo che se la prendono, o addirittura che il gay pride è anacronistico perchè gli eterosessuali non scendono in piazza a dire “viva la figa”. Dall’altra parte abbiamo Fedez che fa di tutto per parlare del DDL Zan e condannare la Lega per le sue frase omofobe. Questo mi lascia un pò perplesso, perchè voglio dire… dove stiamo andando? Si può, in nome della carenza di rinnovamento, che ovviamente ha mosso il monologo di Pio e Amedeo, cercare di tornare nel medioevo? La società muta, e purtroppo ci sono persone che rimangono ancorate al passato, ma proprio quello dovremmo fare: aiutare chi non capisce a muoversi in una direzione e far progredire la nostra società. Una legge sulla omofobia e tutto quello che è nel DDL Zan è ancora più importante se la gente non capisce che dare del frocio a un omosessuale non è solo una battutina, a meno che non sia fatto in estrema confidenza, ma è una aggressione verbale.
I comici migliorano la loro comicità adattandola a una società che evolve, e qui si vede la differenza tra buoni e cattivi comici: se ti aspetti di fare la scenetta che inciampi sulla buccia di banana come si faceva nei peggiori cinepanettoni degli anni 80, e di portare così a casa la pagnotta, non hai capito nulla. La società ora non accetta più certi termini, ma ride di altre cose: sta a te comico cestinare ciò che oggi non fa più ridere e guardare avanti.

Tutti noi abbiamo amato i film di Bud Spencer e Terence Hill, ma erano di un’era diversa, una società diversa. Ora sono film “d’epoca”, e come tali dovrebbero essere visti, concordo nel ritenere stupide le polemiche su Via col vento o su Biancaneve, ma erano impermeati da concetti sessisti, che però a quell’epoca non urtavano nessuno, e facevano ridere.

Battute tipo “Ruspa, Galina, ruspa…” o il modo in cui si approcciavano alle donne ora è condannabile. Amedeo e Pio vogliono usare quei filoni comici per sempre, ignorando che adesso non fanno più ridere, e sono attaccabilissimi. Per cui Fedez, anche se fosse sta semplicemente un pò cavalcando il carro dei vincitori, ha l’approvazione di tutti. Piaccia o no, dice cose che la società dovrebbe apprezzare. E mamma Rai in questo è sempre stata un pò conservatrice. Ragione per cui, per chiudere questo post, vi lascio questa intervista agli Elio e le storie tese del 2013

Stay tuned!!!

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