Essere un Team Leader

Non sono mai stato eccessivamente attaccato ai soldi. Guadagno benino, ma aspiro anche a vivere bene. E ho un vantaggio: faccio un lavoro che mi piace. Ho iniziato a scrivere codice quando praticamente non sapevo scrivere, linguaggio basic, ho questo dominio da più di 10 anni e ancora arrivo a soluzioni ottimali prima degli altri, con mia enorme frustrazione, visto che poi spendi secoli a fare digerire la mia soluzione agli altri. Sono stato indottrinato ai principi agile secondo cui un team (di ingegneri) è composto da 4 o 5 sviluppatori, un team leader e un product owner: per me il team leader è solo un altro ruolo, non sopra agli sviluppatori, ma a lato.

Benchè nel mio team sia ancora il soggetto più esperto, in termini di anni di esperienza, non ho mai sottovalutato l’opinione di nessuno, nemmeno di chi riconosco non essere in gradi di capire di cosa parliamo. Il mio ruolo è di proteggere il team da noiosissime discussioni che ne rallenterebbero la produzione, e allo stesso tempo sono l’interfaccia tra chi decide cosa bisogna fare e il mio team quando siamo quelli che lo devono fare. Ciò non toglie che, nonostante la scarsissima quantità di tempo rimasta, io rimanga uno sviluppatore, e con tanti anni di esperienza, per giunta.

Non sono il capo, sono parte del team, e ammetto che in passato ho accettato soluzioni che ritenevo pessime (e su cui purtroppo ho anche avuto ragione) solo perchè la democrazia è un valore: se sono io a scegliere, come posso pretendere che il team si senta responsabile? Ah già, la responsabilità: non prendiamoci in giro, se io sono sempre in meeting, e l’azienda mi paga per questo, io non sono di sicuro responsabile per errori nel codice o per stime fatte male, o per chissà quale altra cosa non posso avere fatto io. Il mio compito è che nessuno possa incolpare i miei compagni di team, perchè la blame culture non serve a nulla, ma io come individuo sono responsabile solo del mio lavoro.
Poi è ovvio, è parte del mio ruolo concretizzare alcune cose che altrimenti resterebbero opinione del singolo: se uno è incapace, mi spiace dovervelo dire, ma è chiaro a tutti. Il mio compito è di discutere con lui come migliorare, o eventualmente trovare un modo di farlo andare via.

Purtroppo non so a che livello la gente sia ingenua su un ruolo o sia io ingenuo su un ruolo. Il mio modo di lavorare porta grandi frutti: nessuno è scontento, tutti cercano di dare il meglio, la gente si butta sui progetti perchè sa che se sbaglia nessuno lo stresserà, al peggio dovrà mettere a posto i suoi errori. Sono motivati. Tutti, anche il ragazzo junior appena arrivato a Settembre. Ma molta gente che ho incontrato in passato aveva brama del ruolo di team leader, sostanzialmente per due motivi: sete di potere o sete di soldi.

Sete di potere perchè c’è questa idea che se sei team leader puoi fare quello che vuoi, e i tuoi schiavi devono stare zitti. Oh quante persone come queste ho visto in vita mia: in Italia era quasi lo standard, in Francia ho avuto un caso così, ma più che voler manifestare il proprio potere, quel capo voleva manifestare l’inferiorità di chiunque non parlasse francese. Tipico, quasi un clichè. A Londra mi sono capitati due o tre team leader a posto, ma ho anche avuto il tizio venuto da studi dubbi e da esperienze da manovale che, con in tasca un corso di 3 giorni di perfezionamento, è stato messo (Dio solo sa seguendo quale principio) a capo di un team di ingegneri e ha pensato bene di sfogare le sue frustrazioni imponendo regole assurde, facendo disciminazioni e agevolando guarda caso chi piaceva a lui, senza nemmeno nasconderlo. Diceva proprio chiaramente “io faccio come voglio“, almeno fino a che non ho predetto il totale fallimento davanti al suo capo, e questo si è avverato. Lì è stato spezzato in due, ma solo per pochi mesi, poi il suo capo è cambiato e lui ha ripreso a fare come voleva. Inutile dire che non sapeva nulla di cosa facevamo, e pubblicamente l’azienda diceva che era quello il motivo per la scelta di quei capi: l’ignoranza sul lavoro, la loro purezza sul management teorico.

Sete di soldi perchè c’è il fraintendimento che un leader debba prendere più degli altri suoi membri. Ora, anche ammesso che team leader (ma anche manager) sia una promozione, perchè in effetti i cambi di posizione sono anche un modo per migliorare il proprio salario, mi domando: ammettendo che il salario faccia un salto di 10.000 o 20.000 sterline, in quanto consiste in termini di anzianità? Perchè c’è gente che prende comodi 80.000 sterline a meno di 30 anni, anche senza promozione prenderanno 90.000 a 35 anni, 100.000 a 40 anni. Uno sviluppatore con 14 anni di carriera ovviamente prenderà più che un team leader che per qualche ragione è diventato team leader a 30, con 4 o 5 anni di carriera. Questa semplice constatazione matematica non va giù a chi vuole diventare team leader. Sempre perchè “ma hai più responsabilità“, che è sbagliato, perchè non ne hai di più, ne hai differenti.
Tanto è vero che, siccome non tutti hanno le qualità per fare i team leader (ragazzi, si passa molto tempo a parlare, e c’è chi ti logora al punto che arrivo spesso sull’orlo delle minacce), alcune aziende, per permettere comunque di avere quella promozione che la gente anela senza dover rinunciare agli esperti e senza doverli vedere accanirsi per un ruolo (team leader) dove farebbero schifo, si sono inventati i principal engineer, che è come dire che ci sono ingegneri junior, mid level, senior e “cazzo io sono veterano e so tutto“. E ora come la mettiamo? Perchè i principal engineer hanno lo stesso livello, nel senso dello stesso numero di progressioni di carriera, dei team leader. E le responsabilità? Sono le stesse? Sono di più? Sono di meno?

Quindi se anelate avere il ruolo di leader, o di manager, più che i soldi, dovreste domandarvi se vi piacerà il posto, perchè è un ruolo diverso. Bisogna parlare con la gente, bisogna avere empatia, bisogna non avere pregiudizi, bisogna saper fare il proprio lavoro, ma spesso si tratta di discutere per intere giornate, non vedere più tecnologia, scrivere interminabili documenti, o mail, o mettere a posto cose burocratiche (come compilare fogli ore, on call, richieste di rimborsi, questionari…) e aiutare l’azienda per quelle cose per cui serve una figura di riferimento. E non avete idea di quante volte si riparte da capo: c’è un nuovo progetto e tu devi spiegare come pensi vada fatto a chi ti spiega cosa fare. E quando lo hai convinto devi convincere chi gestisce altri team che faranno cose da cui dipendi. E poi l’architetto. E il tuo capo. E pensi che nessuno vorrà apportare delle modifiche? Perchè ogni modifica va ridiscussa con tutti. E se pensi che basti fare un meeting tutti assieme sei un illuso: anche io sono spesso occupato, e se metti nello stesso meeting 5 o più persone diventa una cagnara. E questo genera stress.

E credimi, tu che leggi: per uno scatto di salario forse non ne vale la pena, sai?

Perchè puoi pensare che prendere 500 sterline in più al mese sia figo, ma lo stress che ti porti dietro lo scarichi sulla vita privata. Ed è una quantità di stress che dipende da persona a persona. Se ti piace sviluppare e non ti piace molto discutere con la gente, domandati cosa stai facendo, perchè quando hai un salario non si torna facilmente indietro, e rischi di rimanere bloccato in un ruolo che ti porta solo stress. O che fai male.
Questa è la mia opinione. Poi ognuno è libero di fare come crede.
Stay tuned!

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